(SA) - Oggi, in occasione del 72° anniversario dell’Autonomia Siciliana, mi è gradito rivolgere a tutti i siciliani sparsi per il mondo, un caloroso augurio di buona festa dell’Autonomia. Le nuove disposizioni del governo regionale,

che riportiamo in un articolo a parte, a partire del 2019, eliminano la festa istituita dal governo Lombardo con provvedimento del 15 maggio 2010. Fare vacanza torna certamente utile ai ragazzi, che in questo modo ottengono un ulteriore giorno di risposo, ma festeggiare l’importante evento senza avere avuto modo di capire che cosa significa è certamente un modo come un altro per avere un giorno di pausa senza alcun contenuto storico e senza che le scuole si siano fatte carico di spiegare l’importante evento. Negli anni passati, l’USEF ha sempre raccomandato alle proprie strutture sparse per il mondo, di trascorrere la giornata organizzando manifestazioni, anche piccole, all’interno delle quali si parlasse dell’autonomia, delle sue origini, della storia che dal separatismo risorto nell’immediato dopo guerra, portò alla emanazione da parte dell’allora Re Umberto II della lege speciale che concedeva alla Sicilia ampia autonomia. Da allora, sono passati 72 anni, e la Sicilia ancora non ha potuto fino in fondo fare uso della sua autonomia, sia per la incapacità della classe politica regionale che nel corso degli anni ha consentito al governo di Roma di apportare progressive riduzioni ai margini di autonomia, sia per il mancato rispetto dello stesso statuto speciale, che ha alla lunga determinato un impoverimento del tessuto sociale dell’Isola, spopolato dalla diaspora dell’emigrazione, altra risorsa mai opportunamente utilizzata e riconosciuta dai vari governi. Sicuramente c’è stato un vuoto nel modo come si è per anni ricordata l’autonomia, un vuoto nelle istituzioni che non hanno dato alla ricorrenza il giusto valore, un vuoto nella politica che non ha saputo imporre un modo utile di onorare con opportune manifestazioni l’importante giornata. In tempi passati, le associazioni siciliane avevano suggerito di unire la ricorrenza dell’autonomia con un ricordo dedicato ai siciliani sparsi per il mondo istituendo un “PREMIO PER I SICILIANI NEL MONDO”. De detta attività si ricordano solo due manifestazioni sporadiche che non hanno avuto mai seguito organico. Eppure ancora oggi riteniamo importante festeggiare, sottolineare l’importante ricorrenza, dando in questo modo uno sguardo alla ricca storia della Sicilia, al suo glorioso e travagliato passato, ai primi anni della repubblica. Importante pure appare analizzare i motivi che hanno impedito alla Sicilia di applicare appieno lo statuto, facendo tesoro della propria autonomia speciale, facendo funzionare bene e nell’interesse del popolo siciliano l’autonomia, che invece spesso si è trasformata solo in fonte di clientelismo e di precarietà invece che di sviluppo sociale ed economico duraturo e stabile in gradi di migliorare la vita dei cittadini senza mai dimenticare i milioni di emigrati che in giro per il mondo hanno saputo tenere alta la bandiera della Sicilia così come hanno saputo diffondere ed ampliare la loro identità siciliana. Oggi, con Decreto Assessoriale 1637 del 4 maggio 2018, l’Assessore Roberto La Galla, annulla il giorno di vacanza in occasione della festa dell’Autonomia Sicilia, trasformandolo in un giorno di scuola, nel corso del quale le scuole debbono organizzare “dedicare, nella ricorrenza del 15 maggio, festa dell’autonomia siciliana, specifici momenti di aggregazione scolastica per lo studio dello statuto della Regione Siciliana e per l’approfondimento di problematiche connesse all’autonomia, alla storia ed all’identità regionale, ai sensi della legge regionale 31 maggio 2011 n. 9”, come recita il paragrafo “d” dell’art. 4 del citato decreto. Malgrado il fatto che viene meno un giorno di vacanza, quello contenuto nel decreto, ci sembra un modo interessante di utilizzare la giornata del 15 maggio per portare le scuole a parlare dell’autonomia, trascorrendo una giornata dedicata alla Sicilia in maniera che di questa benedetta terra, della sua storia, della sua autonomia, delle lotte che ad essa hanno portato attraverso varie fasi storiche, finalmente si parli nelle scuole cercando in questo modo di arricchire il bagaglio culturale dei nostri ragazzi. E’ con questo spirito, quindi, che a tutti i siciliani sparsi per il mondo noi auguriamo una buona festa dell’autonomia, con l’invito di organizzare come al solito iniziative nei circoli, dove si parli di questa importante specificità della nostra terra. Salvatore Augello 15 maggio 2018