Ogni elezione ed ogni campagna elettorale, ha una storia a se. Questa ultima, passerà alla storia per una campagna dove l’improvvisazione, la scarsa conoscenza delle leggi e delle regole, la superficialità, l’hanno fatta da padrone. E’ per superificialità ad esempio, che la lista “Micari presidente – Arcipelago” con Rosario Crocetta capolista, non viene ammessa a Messina, con evidente danno alla coalizione, che si assomma al danno proveniente dalla mancata presentazione sempre della stessa lista a Siracusa. Oltre al danno che produrrà sul risultato della coalizione, la vicenda apporta un danno ancora maggiore alla stessa lista, che rischia di non aggiungere la soglia di sbarramento del 5%, cosa questa che mette scoramento ed amare riflessioni tra i candidati di altre province, che si chiedono se valga la pena correre sapendo in partenza che probabilmente non andranno da nessuna parte. Vi immaginate una coalizione che in questo momento governa la Sicilia, che commette questi errori grossolani da principianti sprovveduti? Ma non finisce qui. Tre candidati presidenti vengono esclusi dalle elezioni, perché il loro listino regionale non viene ammesso, per cui tutte le liste collegate presentate nelle varie province siciliane, decadono e vengono considerate inammissibili ed escluse, considerato che non hanno più un candidato presidente. E’ la sorte toccata a cara paund che aveva deciso di partecipare alle elezioni siciliane. Non crediamo sia troppo ricordare, che casa paund esiste solo perché in Italia le legge sono fatte per non essere rispettate. Questo movimento, nato attorno ad occupazioni abusive di immobili, a rigor di legge non dovrebbe esistere se solo venisse applicata correttamente la legge che punisce l’apologia del fascismo. Esclusa dalle elezioni anche la lista “noi siciliani” di Francesco Busalacca, che dopo una vita passata dentro gli uffici della regione con posizioni di alto rango, ora che è in pensione pensa di potere tornare nei palazzi facendo politica. Terza lista esclusa, “la lista civica per il lavoro” di Piera Lo Iacono anche questa per non ammissibilità del listino regionale. Restano così in cinque i candidati che concorrono alla corsa per la presidenza: Nello Musumeci centro destra, Fabrizio Micari centro sinistra, Giancarlo Cancelleri per il M5S, Cluadio Fava per la sinistra e Roberto La Rosa per siciliani liberi. Questo, salvo esisto dei ricorsi già annunciati dagli esclusi, a questa campagna che già comincia a riscaldarsi, quindi, parteciperanno solo in cinque. Prevediamo una campagna dove si lanceranno slogans e pale d’ordine, nel tentativo di giungere alla pancia degli elettori, esausti per la lunga crisi in atto da oltre cinque anni. Pochi i programmi veri ancora meno la politica con la “P” maiuscola e la conoscenza dei problemi che ancora oggi impediscono alla Sicilia ed ai siciliani di agganciare una ripresa che se già comincia ad intravedersi al Nord, per il Sud e le Isole resta ancora un miraggio da raggiungere. Salvatore Augello