“Le leggi devono essere organiche. Non ci possono essere dei contenitori, delle leggi omnibus. Il collegato non sara’ una legge omnibus: su questo voglio essere chiaro. Ne’ ci puo’ essere il tentativo di agganciare alla legge Cas-Anas altre norme che non c’entrano niente. Leggi omnibus non ne abbiamo fatte in questi anni e non ci sara’ una prima volta proprio a fine legislatura”. Lo ha detto il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Giovanni Ardizzone, a margine della presentazione, alla sala stampa di Palazzo dei Normanni, a Palermo, del Festival “Strada degli scrittori”, in merito alla recente approvazione della Finanziaria regionale e ai lavori d’aula sul Collegato. “Intanto abbiamo ottenuto un grande risultato che e’ l’approvazione della Finanziaria – ha continuato -. Ieri, abbiamo tenuto una riunione con i sindacati riavviando il rapporto con loro perche’ c’era stato un corto circuito pesante con parti sociali e lavoratori”. In merito alle trattative sindacali Ardizzone ha sottolineato che “le norme non si possono scrivere in assemblea non tenendo conto delle questioni che i sindacati rappresentano, perche’ sono portatori di interessi generali. C’e’ stata una richiesta unanime di stralciare le norme che riguardano il personale se prima non si trova un’intesa e non c’e’ un confronto preventivo. Su questo – ha aggiunto il presidente dell’Ars – non posso che essere d’accordo: l’assessore Lantieri si e’ presa l’impegno di presentare un disegno di legge organico su tutto cio’ che riguarda il personale e pertanto tutte le norme sul personale saranno stralciate, non solo quella sui dirigenti. Intanto la quarta Commissione – ha poi detto – ha esitato la norma che riguarda la fusione Cas-Anas, che e’ un segnale positivo. Ora dovra’ deliberare la seconda Commissione”. “Sulla vicenda dei catalogatori si sta speculando molto. E’ una questione che si puo’ risolvere con semplici atti amministrativi. Occorre la buona volonta’. Noi non possiamo riparare in Aula alle debolezze della burocrazia regionale, lo dico senza mezzi termini”. Lo ha detto il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Giovanni Ardizzone, a margine della presentazione, presso la sala stampa di Palazzo dei Normanni, a Palermo, del Festival “Strada degli scrittori”. “Se la burocrazia regionale – ha aggiunto – non se la sente o non e’ in grado di porre in essere atti amministrativi si faccia da parte. Non si puo’ pensare che con la copertura legislativa si puo’ fare tutto. Non e’ cosi’. La vicenda dei catalogatori e’ emblematica. C’e’ una legge che parlava di stabilizzazione di lavoratori che gia’ avevano fatto una sorta di selezione pubblica nel 2000, lavoratori che dovevano transitare momentaneamente negli organici regionali attraverso la Sas. Questa transitorieta’ pero’ si e’ tradotta in permanenza. A distanza di dieci anni non si e’ fatto assolutamente niente. Ma chi e’ che deve procedere a fare gli atti amministrativi? Li devono fare i dirigenti generali d’intesa con gli assessorati. Che poi si tratti dell’assessorato alla Funzione Pubblica o di quello ai Beni Culturali poco importa, si mettano d’accordo fra loro. Non si puo’ scaricare sempre sull’Assemblea – ha sottolineato -. Con il transito alla Regione Siciliana, tra l’altro, ci sarebbe una riduzione dei costi perche’ ogni anno paghiamo dieci milioni di Iva allo Stato italiano. In questi anni, quindi, abbiamo pagato cento milioni. C’e’ un’inadempienza piena da parte dei dirigenti regionali”. (ITALPRESS)