(Salvatore Augello) La politica di risanamento del bilancio della sanità i8n Sicilia, continua a rendere difficile la situazione sanitaria in genere. Il taglio del 25% del bilancio disponibile per i convenzionati esterni per analisi, visite specialistiche ed altro, ha messo in subbuglio tutti i privati convenzionati con la Regione, che guarda caso, nel mese di marzo scorso, sotto il governo Cuffaro,

 in un momento di grande difficoltà, invece di tagliare, è stata aperta la iscrizione e l’accreditamento per altri 221 convenzionati nuovi. Quindi, non solo non si potenzia il servizio pubblico, mettendo ordine nelle lunghe liste d’attesa, ma si aumenta il numero delle strutture e dei professionisti convenzionati, a cui si può ricorrere al di fuori del servizio pubblico, servizio, che vale la pena ricordare, per il modo come assiste i siciliani, incentiva a scegliere la struttura privata, quando non si sceglie un struttura addirittura fuori dalla regione. Ma, al di la dei problemi di bilancio e della necessità di mettere ordine in un settore che certamente pesa più di quando dovrebbe sulle casse della regione, la situazione nei mesi estivi si aggrava ancora di più, specialmente per quanto attiene tutto quanto ha a che vedere con l’utilizzo del sangue, cosa che non è certo di poco conto, se si pensa che il prezioso liquido è usato durante gli interventi chirurgici, è indispensabile per i malati di talassemia che ogni 15 giorni hanno bisogno di essere sottoposti a trasfusione e così via. Ad una aumentata richiesta nei periodi estivi, quest’anno più degli anni passati corrisponde un numero minori di donazioni. Ma perché diminuiscono le donazioni? In primis, perché in questi ultimi anni sono diminuiti i donatori, che sono passa ti dai 25 mila del 2004 ai 20 mila del 2007 e la tendenza non accenna a cambiare e poi, perché le ultime norme dettate dal ministro Brunetta che riguardano i donatori, non incentivano certo quest’ultimi ad aumentare. Ricorderete certamente, che Brunetta ha decurtato la paga dei dipendenti pubblici che si assentano per fare la loro donazione di sangue. In secondo luogo, non è passato ancora il messaggio tendente a coinvolgere le nuove generazioni, invogliandole a donare sangue, per salvare parecchie vite umane. Appare evidente, che se è vero come è vero che in Sicilia, solo nel mese di agosto servono almeno circa 2.000 sacche in più di sangue, è pure vero che occorre mettere in atto degli incentivi, che spingano la gente, specialmente i giovani, ha diventare donatori. Incentivi, quindi, e non decurtazione della paga ai donatori, che finirà per avere gravi riflessi negativi su una situazione già di per se grave, tanto grave da costringere gli ospedale, specialmente quelli di Palermo, a rinviare interventi già programmati, per la mancanza di sangue disponibile. In definitiva, vero è che la sanità siciliana necessita di essere curata e l’Assessore Russo, sta cercando di trovare la medicina adatta, ma è anche vero che se si vuole uscire da questa grave empasse, occorre potenziare la struttura pubblica, mettere ordine nella capacità di prestazione delle stesse, in modo da eliminare le code che a volte costringono ad aspettare parecchi mesi, cercare di tagliare gli sprechi e di azzerare privilegi. Dall’altro lato, occorre certamente trovare incentivi perché aumentino i donatori di sangue, ma anche quelli di organi, promuovendo una grande campagna di sensibilizzazione che deve cominciare nelle scuole e che deve coinvolgere i giovani e la popolazione tutta.