Presentata alle Istituzioni ed alla stampa con Conferenza-stampa del 25 luglio 2009 nel Palazzo della Cultura Platamone di via Museo Biscari 5, Catania

PREAMBOLO

Premesso il documento unanimemente approvato a conclusione dell’incontro “CONOSCIAMOCI PER DIALOGARE E COSTRUIRE INSIEME UN FUTURO DI SPERANZA”

promosso da Sicilia Mondo e svoltosi a Catania nei giorni 25-27 aprile 2008 con l’attiva partecipazione di esperti nazionali sul fenomeno della migrazione e dei rappresentanti delle diverse etnie di non comunitari presenti in Sicilia, con il quale si auspicava la proposta di una legge sulla integrazione dei cittadini non comunitari, stabilizzati da tempo in Sicilia, fondata sui principi di parità di diritti e di doveri, di accesso al sistema del Welfare e di partecipazione sostenuta e non discriminata ai processi di scolarizzazione, nel rispetto delle differenze culturali, linguistiche e religiose;

considerato, altresì, che strumento fondamentale per promuovere e perseguire una seria ed efficace cultura dell’integrazione appare indispensabile tra i non comunitari presenti sul territorio regionale l’informazione e la conoscenza della cultura italiana consentendo, parimenti, la conoscenza tra i cittadini della regione delle culture delle etnie dei non comunitari presenti nell’isola;

atteso il numero rilevante e crescente di arrivi sul territorio della regione siciliana di uomini, donne e bambini minori, di nazionalità diverse; richiamati i principi del diritto naturale, della Convenzione dei diritti dell’uomo, delle norme dello Stato che disciplinano la

ritenuta urgente e indifferibile regolare la materia con apposita normativa in conformità all’art. 117 della Costituzione italiana che attribuisce alle Regioni potestà legislativa nelle materie non espressamente riservate alla legislazione statale;

considerato anche la imminente attivazione dell’area di libero scambio euro-mediterraneo che di fatto potenzierà il tradizionale ruolo della Sicilia quale “crocevia di popoli”;

vista la legge regionale 14 aprile 2009, n. 5; propone il seguente disegno di legge regionale sulla integrazione

Art. 1) I cittadini non comunitari che si trovino sul territorio regionale, senza alcuna distinzione di sesso, razza, lingua, religione, opinione politiche, condizioni personali e sociali, hanno diritto alle cure ambulatoriali ed ospedaliere urgenti o comunque essenziali individuate dall’art. 35, comma 3, del decreto legislativo 25 luglio n. 286 alle stesse condizioni previste per i cittadini italiani.

 Art. 2) I cittadini non comunitari che hanno già, in base alla legge dello Stato italiano, ottenuto il permesso di soggiorno hanno pari diritti e doveri in ordine alla fruizione dei Servizi Sociali ed alla scolarizzazione sostenuta e non discriminata volta alla costruzione del dialogo, nel rispetto delle differenze, e alla valorizzazione delle diversità culturali, linguistiche e religiose, , quale risorsa e opportunità nel processo di contrasto al razzismo e alla discriminazione.

Art. 3) Istituzione, presso l’Assessorato regionale al Lavoro di una Consulta regionale per la integrazione dei cittadini non comunitari composta da due rappresentanti di cittadini non comunitari per provincia e da altrettanti rappresentanti di associazioni laiche e/o religiose che operano nel territorio, da individuare con apposito regolamento, con il compito di elaborare programmi per la integrazione, promuovere l’informazione, realizzare centri interculturali, corsi formativi, sensibilizzando e coinvolgendo le istituzioni e gli Enti locali, promuovendo l’associazionismo di rappresentatività e di proposta.

Art. 4) L’accoglienza e la solidarietà, nel rispetto delle leggi dello Stato, spetteranno alla Regione Sicilia per ogni cittadino non comunitario che si troverà sul territorio della regione con la completa gestione delle risorse anche nazionali a ciò destinate.