Riceviamo a pubblichiamo.

 PRECARI DEL COMUNE, SUL FILO DELLA PRECARIETA’ E DELLA DISPERAZIONE!!! 03/12/2008 l’ VIII commissione consiliare di Palazzo Zanca presieduta dal Dott. Capillo, si è riunita in seduta straordinaria

 per discutere della proposta di delibera, presentata da 34 consiglieri comunali, relativa alla stabilizzazione dei precari del Comune…alla fine è stata approvata all’ unanimità ed al piu’ presto approderà in consiglio… ma quanta macchinazione… mentre l’assessore al Lavoro Melino Capone ha assicurato che entro il 31 dicembre l’amministrazione avvierà le procedure necessarie per il piano triennale ed il regolamento per la stabilizzazione, avviare l’iter non costa nulla, il problema sara’ dopo per i soldi.. . Ma al tempo stesso sono state avanzate perplessità da parte del dirigente al Personale Natale Alibrandi e del ragioniere generale Ferdinando Coglitore. Il primo ha chiarito che la rimodulazione della pianta organica, propedeutica alla stabilizzazione, non si potrà fare perché non sono ancora state completate le procedure di progressione verticale già avviate. Il secondo, invece, ha lasciato intendere che in questa fase, in cui il Comune è sull’orlo del dissesto, parlare di assunzioni è piuttosto proibitivo. A questo punto L’assessore Capone ha chiarito anche che i contratti a tempo determinato attualmente in vigore scadono per 190 unità nel 2010 e per altri 110 unità nel 2012 e sono prorogabili per ulteriori 5 anni. A creare problemi potrebbe arrivare il Decreto Brunetta, non ancora convertito in legge, che prevede che può essere stabilizzata solo una percentuale del personale, pari al 40%, previa selezione.A quanto pare nessuno si è ricordato che i precari del Comune vengono da 20 anni di disperazione, di ESASPERAZIONE e di precarietà; se il buon Dio vorrà, quando arriveranno nel 2012, avranno una media d’età pari ai 55 anni; terranno il colpo per accollarsi una ulteriore proroga di anni 5 ??? …..almeno li portiamo in età pensionabile… li facciamo cuocere lentamente nella pentola a pressione di palazzo zanca, sperando che la pentola non si surriscaldi troppo per poi scoppiare! (GAETANO GIORDANO)